Tiziano: un ospite illustre a Troina

Da un paio di anni, nella nostra città, Troina, succedono cose prima inpensabili, che accadono solo nelle grandi realtà metropolitane.

L’anno scorso Robert Capa ha tenuto la città al centro degli eventi culturali più cool della stagione estiva meridionale, dopo Milano infatti la mostra fotografica è stata ospitata qui, nel luogo dove il grande fotografo immortalò la storia della seconda guerra mondiale in Sicilia.

Quest’anno invece un evento senza eguali, un ospite che arriva dal Cinquecento, e per la prima volta esposto in pubblico.

“Omaggio a Tiziano. Capolavori a confronto” è la mostra che si terrà fino al 15 Ottobre prossimo alla Torre Capitania.

Nella quale sarà possibile ammirare il Ritratto di Paolo III col camauro, e il Ritratto di Dama di Tiziano.

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l’Ecce Homo attribuito agli allievi della Bottega di Antonello da Messina.

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la Madonna delle rose in trono dei fratelli Luini.

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Il Ritratto d’uomo, ufficiale ignoto, del 1626, del pittore fiammingo Van Ravesteyn.

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Cinque dipinti che daranno vita a un percorso storico-artistico incentrato sul ritratto, il volto, l’espressione dal Rinascimento alla Maniera.

La possibilità di poter ammirare uno dei quadri più famosi del Cinquecento italiano, suscita una grande emozione.

Il tutto voluto, seguito e curato dal sindaco Fabio Venezia e dal prof. Paolo Giansiracusa  – storico dell’arte, ormai in tutto e per tutto cittadino troinese -:“Il filo conduttore di tutte queste opere , che documentiamo in questa mostra e di cui Tiziano è il più grande esponente, è il realismo dei ritratti. Il messaggio che lancia questa esposizione, cui affiancheremo una serie di eventi conoscitivi, è quello della bellezza, dell’armonia e dell’equilibrio che fanno riflettere sul tempo. L’arte genera arte. A Troina bisogna creare eccellenze e punti fermi e, sono certo, che la presenza di Tiziano diventi un elemento di attrazione magnetica che possa valorizzare il territorio e incrementare il turismo, perché l’arte e la cultura creano occupazione e sviluppo. E solo attraverso queste eccellenze si può destare interesse e piantare un germe che indubbiamente si rivelerà utile”.

Arte e architettura due mondi che insieme si completano, l’uno contenitore dell’altro, incatenati insieme da studi, ricerche, periodi storici, modi di essere e di pensare.

Parlare infatti di una netta separazione tra architettura e arte oggi e’ impossibile.  Lo dimostra il fatto che sempre più spesso gli artisti decidono di fare il salto e di diventare architetti: spesso con buoni risultati. Ma anche viceversa, Le Corbusier che divide la sua giornata tra arte e architettura, avrebbe preferito di più passare alla storia come pittore che come architetto, ne è un esempio.

E’ caduto un velo.

E per fortuna, perché questo aumento di entropia creativa libera energie inaspettate, allarga i confini dell’architettura e li vivifica con l’innesto di problematiche nuove.

L’arte e l’architettura, aprono le porte ad un mondo che aspetta solo di essere esplorato, aprono la mente e ci proiettano verso il futuro. Educano alla bellezza e alla cura del nostro patrimonio.

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